Images Crawler




Le regole della truffa

Intervista tratta dal blog di Fabio S.   

Sinossi (dal pressbook del film):Tripp Kennedy (Patrick "Dr. Stranamore" Dempsey di "Grey's Anatomy", anche tra i produttori del film) si ritrova in banca nel bel mezzo di una doppia rapina messa in atto da due diverse gang: la prima è formata da hacker informatici professionisti e ben attrezzati. Gli altri sono solo una coppia di fannulloni squattrinati intenzionati a.. scassinare il bancomat.
Ha inizio una sparatoria e Tripp, per proteggere la bella ed intelligente cassiera Kaitlin (Ashley Judd), la afferra per le gambe per farla cadere a terra. E’ fine giornata e il sistema di sicurezza effettua la procedura di chiusura, bloccando tutti nell’edificio. Si fa notte ed inizia un gioco assurdo e divertentissimo fra gatto e topo mentre Tripp e Kaitlin tentano di salvare la situazione, riuscendo a non farsi uccidere ed evitando di innamorarsi… o quasi.

Dialoghi italiani: Daniela Altomonte. Direzione del doppiaggio: Giorgio Lopez per TECHNICOLOR Spa. Distribuzione: Eagle Pictures. 

A rendere nella nostra lingua altrettanto divertenti le battute di questa commedia ci è riuscita brillantemente Daniela Altomonte, grande esperta sia come autrice di sceneggiature che come dialoghista di film ("Torque - Circuiti di fuoco" e "Kangaroo Jack - Prendi i soldi e salta") e numerose serie televisive di telefilm (da "E.R. a "Cold Case") e di cartoni animati ("C'era una volta... Pollon")

E' Lei quindi la nostra protagonista di oggi nel consueto spazio "Tre domande a..."

1)E' stata una lavorazione "divertente" quanto il film?
Le lavorazioni sono sempre impegnative, e spesso solo alla fine ci si rende conto di aver scritto qualcosa di "divertente"! Questo perché riuscire a tessere un dialogo adatto a personaggi fortemente caratterizzati, come ad esempio i due ladri "imbranati" Peanut Butter e Jelly - che in italiano, poveretti, sono diventati Burro e Marmellata - senza scadere nel banale, ti fa perdere quella "visione d'insieme" che si ha solo stando seduti comodamente in poltrona nel buio di un cinema. Confesso, io mi godo il frutto del mio lavoro solo "alla fine", quando vedo il prodotto doppiato, insomma. Certo che avere doppiatori del calibro di Cristina Boraschi, Franco Mannella, Stefano Mondini, Gabriele Lopez, Oreste Baldini ed Enrico di Troia che danno "voce e anima" ai tuoi dialoghi ti fa dormire sonni sereni! So che in sala di doppiaggio hanno riso molto... speriamo faccia ridere anche al cinema!
Fammi citare anche il mitico Giorgio Lopez, Direttore del Doppiaggio, e l'infaticabile Sabina Montanarella, splendida assistente.

2)"E.R. - Medici in prima linea", "Cold Case - Delitti irrisolti", "Alias", "Nikita" (1997), "The Wire", solo per citarne alcune, sono tante le serie televisive alle quali hai prestato la tua opera di dialoghista. C'è un lavoro che ti ha reso particolarmente fiera?
Quando mi fanno questa domanda sono ripetitiva: "E.R." è stata la rivoluzione del mondo dei telefilm. Le sceneggiature impeccabili, l'uso della steady cam che ti prendeva per la prima volta per mano e ti accompagnava nelle varie sale dandoti l'impressione di essere lì, sul posto, hanno fatto di questo prodotto qualcosa di inimitabile, e al tempo stesso è stata una vera e propria scuola per le opere che lo hanno seguito.
Come dico sempre, aver fatto parte di quei 3 "dialoghisti storici", come qualcuno ci ha definiti, di "E.R.", per me è un grande onore. E poi, anche qui mi ripeto, un lavoro che ho amato profondamente è stato "Nikita".

3) Prima dei saluti, ti chiedo un commento su "Dubbing Questions. Domande e risposte sul doppiaggio italiano" e,  se possibile, di anciparci alcuni dei tuoi prossimi impegni. Grazie!
Chi si dedica con tanta passione a questo nostro bizzarro mondo, quello del Doppiaggio, merita sempre tutta la mia stima, perché è giusto che si sappia che dietro un film doppiato ci sono centinaia di ore di lavoro di professionisti preparati, perciò ti ringrazio, Fabio, del tempo che metti a "nostra" disposizione! Continua così!
In quanto ai miei prossimi impegni, ora mi sto dedicando alla scrittura di una sceneggiatura.
Grazie ancora per avermi invitata sul tuo blog, e a presto!



Tratto dal blog di Sam Stoner

Se quando entrate in una sala cinematografica sperate di vedere qualcosa capace di allontanarvi dal berluscanesimo asfissiante, dalla crisi, da amanti esigenti, dalle mogli pressanti e mariti assenti, da capi stronzi e dalla stipsi cronica che perseguita i vostri intestini, allora dovete assolutamente vedere  "Le regole della truffa!".
Eh sì, perché questa pellicola riuscirà a strapparvi risate esplosive, vi intrigherà e vi regalerà pura azione e dialoghi fulminanti.
Metteteci questo inizio: un uomo arriva allo sportello di una banca per farsi cambiare dei soldi. Mentre un'avvenente cassiera lo sta servendo, il locale è messo sotto assedio da due diverse bande di rapinatori sorprese della reciproca presenza spruzzateci sopra un po’ di Agatha Christie (Trappola per topi e Dieci piccoli indiani), e mescolate il tutto con la verve degli sceneggiatori di Un giorno da leoni (Jon Lucas e Scott Moore), assoluto capolavoro brillante. Non solo, metteteci un Patrick Dempsey straripante, logorroico e folle, circondato da un manipolo di fuori di testa: la bella fascinosa (Ashley Judd), il maniaco sessuale, i delinquenti cialtroni (straordinaria la coppia di Burro e Marmellata), gli assassini, le spie, l’FBI. 
Cosa avrete? 
Ritmo adrenalico, gag coheniane, personaggi tarantiniani. Capovolgimenti di scena continui, intrigo e finale a sorpresa. 
Le regole della truffa è già un classico. Uno di quei film capaci di far ridere anche alla decima visione. Il tutto sullo sfondo di un giallo da risolvere in fretta, prima che tutti muoiano. Anche se a ogni morte si ride di gusto. 
Nota di merito va a Daniela Altomonte che ha adattato i dialoghi in italiano. Un lavoraccio. Perché tutto è veloce, brillante, immediato. Da evidenziare il monologo dello scassinatore colto ebreo. Una chicca che potrebbe stare in un romanzo di Roth o di Richler.
Comunque, se dopo aver visto il film nascerà in voi il desiderio di insultare la Altomonte perché non vi ha fatto ridere abbastanza, potrete soddisfare il vostro bisogno contattandola su Facebook. Lo stesso vale per eventuali complimenti o appuntamenti galanti, decidete voi. Io ci ho già provato, ma la tipa è tosta, almeno quanto i suoi dialoghi. 
Tanto per capirci la tizia ha “dialogato” : “E.R. - Medici in prima linea", "Cold Case - Delitti irrisolti", "Alias", "Nikita", “Law & Order”, “Senza traccia”, "The Wire", “Prision Break”. 


luigiaweb